In Africa avevo una fattoria ai piedi degli altipiani del Ngong. A un centocinquanta chilometri più a nord su quegli altipiani passava l’equatore; eravamo a milleottocento metri sul livello del mare. Di giorno si sentiva di essere in alto, vicino al ...
Alle otto di sera l’aeroporto di Baltimora era praticamente deserto. I larghi corridoi grigi erano vuoti, le edicole buie, i bar chiusi. Avevano già chiamato i passeggeri all’imbarco per gli ultimi voli. Gli schermi erano spenti e le file di ...
Il fiume era un corso d’acqua pigro e non molto lungo, che nasceva dalla palude, proprio dove cominciava la grande pianura. Di lì si potevano vedere varie catene di monti più o meno azzurri, che spuntavano dietro la linea dei colli, i quali erano di ...
La mattina del 25 luglio 1843 si annunciò sotto un cielo sgombro della più piccola nuvola, con una luce smorta che ammazzava i colori e un’aria densa del pesante odore dell’acqua morta di lago quando è ferma, misto di muschi e pesci morti. Da un ...
Si chiama Mackenzie, ma io lo chiamo Mackie, mi piace di più. Lo amo e credo che anche lui mi ami. Ma a quindici anni non si parla ancora d’amore. Ecco cosa ci dicemmo l’ultimo giorno in cui ci siamo visti: «Ti mancherò, Mackie?» «Certo che ...
Per coloro che non conoscono Firenze, o la conoscono poco, alla sfuggita e di passaggio, dirò com’ella sia una città molto graziosa e bella circondata strettamente da colline armoniosissime. Questo strettamente non ci lasci supporre che il povero ...
Nella seconda metà degli anni Sessanta mi recavo di frequente, in parte per motivi di studio, in parte per altre ragioni a me stesso non ben chiare, dall’Inghilterra al Belgio, a volte solo per un giorno o due, a volte per parecchie settimane. Durante ...
Senza togliere la mano dalla manopola sinistra vedo dal mio orologio che sono le otto e mezza. Il vento, anche a cento all’ora è caldo e umido. Chissà come sarà nel pomeriggio, se già alle otto e mezza c’è tanta afa. Nel vento ci sono gli odori ...
Ogni pomeriggio, quando la città oltre le scure persiane verdi cominciava ad animarsi, Colin e Mary si svegliavano al metodico picchiettio degli arnesi d’acciaio contro le chiatte di ferro ormeggiate accanto al bar galleggiante del loro albergo. Al ...
Di notte, nel mio letto, guardavo lo spettacolo delle api che si insinuavano nelle fessure delle pareti e volteggiavano nella camera con quel loro ronzio acuto da elica che vibrava sulla mia pelle. Osservavo le ali brillare come pulviscolo di cromo nel ...
La mia madrina abitava una bella casa nella linda e antica città di Bretton. La famiglia del marito vi risiedeva da molte generazioni e portava, anzi, il nome stesso del paese: Bretton di Bretton; se ciò fosse per una coincidenza o perché qualche ...
Il mio più lontano ricordo Il mio più lontano ricordo è intinto di rosso. In braccio a una ragazza esco da una porta, davanti a me il pavimento è rosso e sulla sinistra scende una scala pure rossa. Di fronte a noi, sul nostro stesso piano, si apre ...
Il 24 maggio 1863, una domenica, mio zio, il professor Lidenbrock, rientrò in gran fretta nella sua abitazione posta al n. 19 della Königstrasse, una delle più antiche strade del quartiere vecchio di Amburgo. La buona Marta ebbe ragione di credersi ...
E poi ci fu il giorno in cui Addie Moore fece una telefonata a Louis Waters. Era una sera di maggio, appena prima che facesse buio. Vivevano a un isolato di distanza in Cedar Street, nella parte più vecchia della città, olmi e bagolari e un solo acero ...
In quel pomeriggio primaverile, mentre il sole, tramontando, si specchiava nelle acque degli stagni Patriaršie, si apprestarono due uomini. Il primo era un signore dall’aspetto dignitoso, di bassa corporatura, un po’ in carne, calvo, scuro di ...
4 maggio 1771 Come sono contento d’esser partito! Amico caro, cos’è mai il cuore dell’uomo! Aver abbandonato te che amo tanto, che mi eri inseparabile, ed essere contento! Ma so che mi perdoni. Le altre relazioni non eran forse scelte dal destino ...
A noi vecchi resta solo Carlitos Santana, pensò lo specialista, e gli tornò in mente suo nonno che quarant’anni prima aveva fatto la stessa riflessione, con un’unica differenza: il cognome. «A noi vecchi resta solo Carlitos Gardel, alla salute ...
«Che fai qui, ragazzo?». «Niente». «E allora perché ci stai?». «Così…». «Sai già leggere?». «Oh sì». «Quanti anni hai?». «Nove compiuti». «Cosa ti piace di più: una tavoletta di cioccolata o un libro?». (Traduzione: ...
Alle quattro del mattino il cellulare riprende vita. Anche se è una sveglia dimenticata dal giorno prima, Noga non interrompe la malinconica suoneria, inserita dall’amico flautista che non voleva essere dimenticato durante questo suo lungo soggiorno ...
Adesso ti è uscito il sogno. Così diceva mia madre a noi bambini quando abitavamo in Irlanda e un nostro sogno si realizzava. Il sogno che facevo io in continuazione era quello in cui arrivavo con la nave nel porto di New York e guardavo ammirato i ...
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