Incipit

IL MONDO DI SOFIA

IL MONDO DI SOFIA

J. Gaarder

…insomma, qualcosa doveva essere stato creato una prima volta dal nulla… Sofia Amundsen stava tornando la scuola. Aveva percorso il primo tratto di strada insieme a Jorunn e avevano parlato di robot. Secondo Jorunn, il cervello degli esseri umani ...

IL RICHIAMO DEL SILENZIO

IL RICHIAMO DEL SILENZIO

J. Simpson

Il ghiaccio era sottile e infido. Vedevo l’acqua correre sotto lo strato opaco, minarne la resistenza. Guardai in basso. Alla base della parete, Ian Tattersall, detto «Tat», pestava i piedi, ingobbito dal freddo. Ci stavo mettendo troppo. Percepivo ...

IL GIORNO DEL GIUDIZIO

IL GIORNO DEL GIUDIZIO

S. Satta

Don Sebastiano Sanna Carboni, alle nove in punto, come tutte le sere, spinse indietro la poltrona, piegò accuratamente il giornale che aveva letto fino all’ultima riga, riassettò le piccole cose sulla scrivania, e si apprestò a scendere al piano ...

THÉRÈSE RAQUIN

THÉRÈSE RAQUIN

E. Zola

In fondo a rue Guénégaud, venendo dal lungosenna, si trova il passaggio del Pont-Neuf, una sorta di corridoio stretto e oscuro che va da rue Mazarine a rue de Seine. Questo passaggio è lungo trenta passi e largo al massimo due; è pavimentato di ...

SE QUESTO È UN UOMO

SE QUESTO È UN UOMO

P. Levi

Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni, poco senno, nessuna esperienza, e una decisa propensione, favorita dal regime di segregazione a cui da quattro anni le leggi razziali mi avevano indotto, a vivere in ...

MANOSCRITTO TROVATO A SARAGOZZA

MANOSCRITTO TROVATO A SARAGOZZA

J. Potocki

Mi trovavo all’assedio di Saragozza come ufficiale dell’esercito francese. Alcuni giorni dopo la presa della città, essendomi spinto in un luogo un po’ fuori mano, scorsi una casetta di belle proporzioni in cui, almeno in un primo tempo, credetti ...

IL GRANDE GIOCO

IL GRANDE GIOCO

D. Almond

Pensavano che fossimo scomparsi, ma si sbagliavano. Pensavano che fossimo morti, ma si sbagliavano. Sbucammo fuori tutti insieme dall’antica penombra, nella valle inondata di luce, e il sole ci abbagliò con i suoi raggi. Il mondo scintillava di neve e ...

IL GIORNO DEGLI EROI

IL GIORNO DEGLI EROI

G. Sgardoli

26 novembre 1917 «Dov’eri te, Moretti?» chiede il Marrani, che è di Bologna e parla con la e aperta e la essce. Lo chiamano Rame, perché ha i capelli rossi e brillanti. «Dov’eri te quando il Ferdinando l’é andè al creatåur? Te lo ricordi ...

ANDARSENE

ANDARSENE

R. Hasbún

Il giorno in cui papà tornò dal Nanga Parbat (con delle immagini che sminuzzavano l’anima, tanta bellezza non era umana), durante la cena, ci disse che l’alpinismo era diventato troppo tecnico e che la parte importante della disciplina si stava ...

IL PALIO DELLE CONTRADE MORTE

IL PALIO DELLE CONTRADE MORTE

C. Fruttero

L’avvocato Maggioni è affacciato ormai da oltre mezz’ora a questa finestra, e sotto di lui continua a sfilare lentissimamente il corteo che precede la corsa del Palio di Siena. Lo smussato poligono della piazza del Campo è acceso da colori d’una ...

CARRIE

CARRIE

S. King

Notizia di cronaca riportata dal settimanale Enterprise di Westover (Maine) il 19 agosto 1966: PIOGGIA DI PIETRE Ci viene riferito che una pioggia di pietre è caduta da un cielo perfettamente sereno su Carlin Street, nella cittadina di Chamberlain, il ...

FANNY

FANNY

E. Jong

Sta piovendo, sul parco di Merriman. Il verde è quel verde che non esiste se non in Inghilterra. Persino i tronchi degli alberi verdeggiano, patinati di muschio. E i gradini che portano al tempietto greco sono resi sdrucciolosi da quel muschio medesimo. ...

L’OMBRA DELLE COLLINE

L’OMBRA DELLE COLLINE

G. Arpino

Sapevo di sognare. La salita era ripida, il sentiero appena tracciato tra le erbe andava su con brusche curve, ogni tanto rabbuiandosi tra le acacie che si sporgevano a grappoli, a ombrello. Tutto pareva felice intorno, in un ordine e silenzio ...

ACCABADORA

ACCABADORA

M. Murgia

Fillus de anima. È così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un’altra. Di quel secondo parto era figlia Maria Listru, frutto tardivo dell’anima di Bonaria Urrai. Quando la vecchia si era ...

HERZOG

HERZOG

S. Bellow

Se sono matto, per me va benissimo, pensò Moses Herzog. C’era della gente che pensava fosse un po’ tocco, e per qualche tempo anche lui l’aveva dubitato. Ma adesso, benché continuasse a comportarsi in maniera leggermente stramba, si sentiva ...

IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA

IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA

Vamba

Ecco fatto. Ho voluto ricopiare qui in questo mio giornalino il foglietto del calendario d’oggi che segna l’entrata delle truppe italiane in Roma e che è anche il giorno che son nato io come ci ho scritto sotto perché gli amici che vengono in casa ...

UNA DONNA SPEZZATA

UNA DONNA SPEZZATA

S. de Beauvoir

Lunedì 13 settembre. Les Salines È uno scenario piuttosto straordinario quest’abbozzo di città abbandonata ai bordi di un villaggio e al margine dei secoli. Ho percorso una metà dell’emiciclo, o salito la gradinata del padiglione centrale, e per ...

SULLA COLLINA NERA

SULLA COLLINA NERA

B. Chatwin

Per quarantadue anni Lewis e Benjamin Jones dormirono l’uno accanto all’altro nel letto dei genitori, nella loro fattoria chiamata «La Visione». Il letto, a colonne di quercia, era venuto dalla casa della madre a Bryn-Draenog, quando si era ...

FISICA DELLA MALINCONIA

FISICA DELLA MALINCONIA

G. Gospodinov

Sono nato alla fine di agosto del 1913 come creatura umana di sesso maschile. Non so la data precisa. Aspettarono qualche giorno per vedere se sarei sopravvissuto e solo allora mi registrarono all’anagrafe. Lo facevano con tutti. I lavori estivi ...

LA PIETRA DEL VECCHIO PESCATORE

LA PIETRA DEL VECCHIO PESCATORE

P. O'Shea

Levandosi in alto, su su, salirono in cielo e volarono. Da ovest e oltre l’ovest, controvento e col vento, sorpassarono innumerevoli lune e soli. Una rise e, brevemente, portò tra i capelli un diadema di gocce di pioggia iridate. Poi diede ...

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