- Allo!... - Che cosa c’è, John? - Non senti alcun odore, tu, Harry? - Mah! Non mi pare. - E tu, Giorgio? - Uhm!... - Siete dunque senza naso? - Può darsi, John – rispose il giovane che si chiamava Harry. - Non lo crederò mai, amico. Sono ...
A ventiquattro anni la figlia dell’ambasciatore dormiva male, in quelle notti calde e senza sorprese. Si svegliava spesso, e anche quando il sonno arrivava, di rado il suo corpo era tranquillo, e continuava invece a scuotersi e agitarsi come se volesse ...
Sono nato nell’anno 1632, nella città di York, da una buona famiglia, ma non del paese; mio padre era uno straniero di Brema che si era stabilito in un primo tempo a Hull. Si fece una buona posizione con il commercio, poi, ritiratosi dagli affari, ...
Irene ha gli occhi tondi dei pesci, degli uccelli, dei mammiferi. Neanche nel sorriso accennano alla piega obliqua. È orfana, ha quattordici anni e presto partorisce. Vive in una stanza che era di stalla per l’asino e ora è per lei.
Le nuvole riempirono il cielo fino a che cominciò a cadere una pioggia pesante. Neanche una briciola di azzurro. Il vento scuoteva gli alberi e gli uomini seminudi rabbrividivano. Gocce d’acqua cadevano dalle foglie e scivolavano sugli uomini. Solo i ...
Nella settimana prima della partenza per Arrakis, quando era giunto a livelli quasi insopportabili il tramenio, una donna vecchia e vizza si presentò alla madre del ragazzo, Paul. Era una notte calda e soffocante a Castel Caladan, e l’antico mucchio ...
Il cielo dei Finnici è un immenso coperchio trapunto di stelle, posato sul perno del mondo, con la stella polare allo zenit. Là regnano i loro dèi e gli spiriti, là abitano i Finnici buoni morti da tempo. Il potere supremo è esercitato da Ukko ...
Sono nato due volte: bambina, la prima, un giorno di gennaio del 1960 in una Detroit straordinariamente priva di smog, e maschio adolescente, la seconda, nell’agosto del 1974, al pronto soccorso di Petoskey, nel Michigan. (Traduzione: Katia Bagnoli)
Sul serio! Io sono nervoso, molto nervoso, e lo sono sempre stato. Ma perché pretendete che io sia pazzo? La malattia – è vero – ha resi più penetranti i miei sensi, ma non li ha logorati, non li ha distrutti! Io avevo, finissimo, il senso ...
Ci fu un preludio all’avventura del buon vecchio, ma si svolse senza ch’egli quasi l’avvertisse. In un breve istante di riposo dovette ricevere nel suo ufficio una vecchia donna che gli presentava e raccomandava una fanciulla, la propria figlia. ...
Tante vite ho vissuto. Prima e dopo Paolo Borsellino, mio marito, il padre dei miei figli. Me l’hanno portato via una domenica di luglio di vent’anni fa, ma è come se fosse ieri. Lo sento ancora avvicinarsi: mi sorride, mi fa una carezza, mi dà un ...
Dal letto, sentivo la signora Kuhnl che parlava con la gallina, nella stanza accanto. – Ruhig, ruhig, – diceva. – Stai calma. – Ruhig, rughig – . Non era che questa gallina fosse specialmente agitata, tutt’al più farfugliava un po’ il ...
Era una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi la prima comunione e la cresima, s’era alzato già alle cinque; ma mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi grigi e la camicetta bianca, piuttosto che un ...
Entrò Carla; aveva indossato un vestitino di lanetta marrone con la gonna così corta, che bastò quel movimento di chiudere l’uscio per fargliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe; ma ella non ...
La sirena della nave squarciò come un lamento il crepuscolo che avvolgeva la città. Il capitano João Magalhães s’appoggiò alla murata e rimase a guardare il caseggiato d’antica costruzione, i campanili delle chiese, i tetti neri, le vie ...
Il sole non si era ancora levato. Il mare non si distingueva dal cielo; era solo appena appena increspato, come un panno gualcito. Pian piano, col cielo che si schiariva, si poggiò sull’orizzonte una linea scura che li divise, e il panno grigio si ...
Hazel Motes sporgeva rigidamente il busto dal sedile di felpa verde, guardando un minuto verso il finestrino come se avesse una mezza voglia di saltar giù dal treno, e un minuto dopo in fondo al corridoio all’altra estremità della vettura. Il treno ...
Una sera di fine maggio un uomo di mezza età stava ritornando da Shaston al villaggio di Marlott, nella vicina Valle di Blakemore o Blackmoor. Avanzava su gambette rachitiche e v’era un certo che di incerto nella sua andatura che lo portava a deviare ...
New York, 21 maggio 2009 David Swisher ruotò la trackball del BlackBerry finché non evidenziò l’e-mail del direttore finanziario di un suo cliente. Il tizio voleva discutere di un prestito e, siccome veniva da Hartford, gli chiedeva quando sarebbe ...
Verso la metà del mese di maggio dell’anno 1660, alle nove del mattino, allorché il sole già caldo asciugava la rugiada sulle scarpate del castello di Blois, una piccola cavalcata, composta da tre uomini e due paggi, rientrava per il ponte della ...
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