Quando l’ossessione per bellezza e giovinezza e il desiderio di manipolazione si mescolano in un personaggio superficiale, inconscio e disposto a lasciarsi influenzare dalla mera estetica e dall’ambiguo potere delle parole, allora si ha a che fare con Dorian Gray, giovane dell’aristocrazia inglese che fa un patto col diavolo perché sia il suo ritratto a portare i segni della vecchiaia e del vizio al posto suo. Una scrittura barocca e descrittiva con dialoghi eleganti ed eccessivi per un racconto immortale sulla banalità dell’apparenza. Brillante.