In questi giorni si sente spesso una frase di Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario». Ma cosa significa? Che per quanto ci informiamo, leggiamo, ci arrovelliamo, discutiamo, non potremo mai avere la capacità di capire davvero ciò che è successo? Probabilmente è così. Nessuno che sia stato in un campo di sterminio è riuscito a darsi una spiegazione di ciò che gli avveniva intorno e per noi, nati dopo la guerra, è praticamente impossibile anche solo immaginare. Quello che possiamo fare oggi è continuare a raccontare e ascoltare storie, testimonianze, lamenti e urla. Per sapere, questo sì, di che cosa potremmo essere capaci.
Per commemorare la Giornata della Memoria abbiamo scelto alcune letture che hanno al centro proprio la domanda più tormentosa: perché…? - La notte di Elie Wiesel è un resoconto delle vicende accadute all’autore, deportato dalla Romania e sopravvissuto al Lager. Una testimonianza dolorosa e amara. - Lasciami andare madre di Helga Schneider è il racconto autobiografico di Helga, bambina tedesca che la madre ha abbandonato per unirsi alle SS. - A voce alta di Bernhard Schlink è un romanzo ambientato nel secondo dopoguerra, in cui il protagonista è posto di fronte alle due facce della stessa donna, amante e nazista.
Per i ragazzi abbiamo selezionato un romanzo, L’isola in via degli Uccelli di Uri Orlev che racconta la sopravvivenza di un bambino nel ghetto vuoto di Varsavia, e un saggio di Lia Levi, Che cos’è l’antisemitismo?, che tenta di dare risposta ad alcune domande poste all’autrice durante i suoi interventi nelle scuole.