Incipit

IL SERGENTE NELLA NEVE

M. Rigoni Stern

Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso sul fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli sternuti e i colpi di tosse delle vedette russe, il suono delle erbe secche battute dal vento sulle rive del Don. Ho ancora negli occhi il quadrato di Cassiopea che mi stava sopra la testa tutte le notti e i pali di sostegno del bunker che mi stavano sopra la testa di giorno. E quando ci ripenso provo il terrore di quella mattina di gennaio quando la Katiuscia, per la prima volta, ci scaraventò le sue settantadue bombarde.

Per acquistare questo libro:

Trova una libreria

Per acquistare questo libro:

Trova una libreria


Potrebbero interessarti:
J. D’Ormesson

A DIO PIACENDO

Sono nato in un mondo che guardava indietro. Dove il passato contava più del futuro. Mio nonno era un bel vecchio, dritto come un fuso, che viveva nel ricordo. Sua madre aveva ballato alle Tuileries con il duca di Nemours, con il principe di Joinville, ...
R. Doyle

UNA STELLA DI NOME HENRY

Mia madre alzò gli occhi a guardare le stelle. Ce n’erano tante lassù. Le tremava leggermente la mano mentre ne sceglieva una. Puntò un dito. «Eccolo là, il mio piccolo Henry. Guarda, è lassù.» Io guardai; ero l’altro suo piccolo Henry, ...
J. K. Stefánsson

CREPITIO DI STELLE

Abito in un condominio che si trova nella città di Reykjavík ed è l'ultimo di quattro palazzi tutti uguali. Il mio appartamento è quello del primo piano a sinistra, al numero 54, tre stanze più uno stanzino senza finestra, un balcone e una cantina. ...
A. Ernaux

MEMORIA DI RAGAZZA

Ci sono esseri che sono sommersi dalla realtà degli altri, dal loro modo di parlare, accavallare le gambe, accendere una sigaretta. Invischiati nella presenza degli altri. Un giorno, o piuttosto una notte, sono trascinati nel desiderio e nella volontà ...
A. Nothomb

STUPORE E TREMORI

Il signor Haneda era il capo del signor Omochi, che era il capo del signor Saito, che era il capo della signorina Mori, che era il mio capo. E io non ero il capo di nessuno. Si potrebbe dire diversamente. Io ero agli ordini della signorina Mori, che era ...
S. Natsume

IO SONO UN GATTO

Io sono un gatto. Un nome ancora non ce l’ho. Dove sono nato? Non ne ho la più vaga idea. Ricordo soltanto che miagolavo disperatamente in un posto umido e oscuro. È lì che per la prima volta ho visto un essere umano. Si trattava di uno degli ...