Il papà di Elaine è un uomo meraviglioso, lascia crescere sua figlia nel verde del piccolo orto selvatico e della più viva immaginazione. Alla sua morte, Elaine si perde, rimane nel fango creativo dell’orto paterno, incompresa dalla madre, rifiutata dall’opinione pubblica. La sua mente è rivolta all’interno di sé e vede ciò che a tutti è nascosto: un ragazzo selvaggio, forse lo spirito stesso della sua tristezza. Un’opera teatrale densa e potente sui temi del lutto, della paura, della perdita d’identità. Intenso.
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