Che cos’hanno in comune un ragazzino appena trasferito, una novella sposa, un vecchio militare e un malato di tubercolosi? La solitudine. Un’immensa, spaventosa solitudine. E l’incapacità di comprenderla, di raccontarla, di colmarla. E, dunque, anche una strisciante, mostruosa frustrazione, pronta ad esplodere nei luoghi e nei momenti più inaspettati, tra il biasimo e la riprovazione generali. Undici racconti immersi nel silenzio dell’incomunicabilità, undici personaggi che annaspano verso una realtà che non c’è, undici storie impregnate di triste fatalità. Splendidi.