Ci sono almeno due categorie di persone nei racconti di Keret: i tipi qualunque a cui però improvvisamente accade qualcosa di assurdo che loro accettano come normale (come un papà coniglio o un uomo cannone); e i personaggi improbabili, che tentano di comprendere e di inserirsi nella quotidianità con risultati discutibili (come cloni alla ricerca della propria identità o ologrammi che si credono reali). Una raccolta di ventidue racconti surreali e malinconici che si legge come un cestino di ciliegie. Consigliato.