Scritto nel 2012, anno di attesa apocalittica, è un saggio divertente e ironico, ma valido e ben documentato, sul perché la tanto attesa fine del mondo ci affascini e terrorizzi in egual modo, sul come sia relativa la concezione stessa di fine del mondo e sul fatto che probabilmente saremo noi stessi a procurarcela. Preciso senza essere pedante, scientifico ma divulgativo, severo ma comprensivo. Consigliato per chi vuole vedere la catastrofe da un’altra prospettiva.
— Attenzione! L'edizione citata non rappresenta nè un consiglio nè una segnalazione. È semplicemente l'edizione su cui ci si è basati per redigere la presente recensione. —