Leeds, Inghilterra anni ’50. Un giovanissimo Alan Bennett studia il proprio corpo adolescente alla ricerca di un indizio di pubertà, confrontandolo con quello già maturo dei compagni. Il marchio dell’eterna infanzia si stampa su di lui come una condanna, portandolo ad interrogarsi di continuo su se stesso, la propria sessualità, il proprio posto nel mondo. Una riflessione sul rapporto tra fisico e mente, la scoperta dell’omosessualità raccontata con l’umorismo carico di amarezza tipico dell’autore. Breve e intenso.
|