Pojana è un micro imprenditore veneto che ha immolato la propria esistenza al lavoro e ai schei. Ha un’opinione su tutto: sugli immigrati (teroni o extracomunitari), sul governo, sulla politica, sulla vita, e ogni sua parola è arrabbiata, rancorosa, solida. Accanto a lui, altri esemplari di veneti annaspanti e villani si raccontano in brevi monologhi o nei tre atti di una Malastoria anni ‘80. Una critica alla società, alla mentalità imprenditoriale chiusa e affamata di denaro, che si considera sola in lotta contro tutti, Stato compreso. Provocatorio.