Il piccolo aereo su cui vola Brian precipita nel mezzo delle immense foreste del Canada. Unico superstite, si ritrova a doversela cavare da solo con la sua esperienza di tredicenne di città , con una fedele accetta e nient’altro che ciò che indossa. Attorno a lui c’è la vita selvaggia, dove l’imperativo è mangiare, dove la pigrizia, la rabbia e l’autocommiserazione sono pesi inutili e darsi da fare è l’unico modo per sopravvivere in attesa dei soccorsi. Un romanzo di avventura, un moderno Robinson Crusoe alla scoperta di se stesso. Accattivante.