È in sovrappeso, troppo scura di pelle, lesbica e soprattutto groenlandese: non c’è un solo aspetto di sé che la faccia sentire bene. Neanche iniziare gli studi in Danimarca, neanche la sua nuova ragazza, neanche l’affetto della famiglia. A peggiorare le cose, il suicidio di una giovane parente apre il buco nero del silenzio in cui si perde questa piaga sociale. Un romanzo duro, arrabbiato, scritto con un ritmo sempre più convulso, struggente e furibondo, fino al suo inevitabile epilogo. Memorabile.