Ettore Majorana è un brillante fisico teorico siciliano. Negli anni ’30 lavora con Fermi sulla fisica nucleare e si confronta con Heisenberg sulla teoria del nucleo. È scostante e cupo, il suo genio vede lontano, forse intuisce l’atomica. Il 26 marzo 1938 scompare: suicidio? sparizione volontaria? In questa inchiesta letteraria, Siascia ricostruisce i fatti e le testimonianze, facendo ipotesi sul destino di un uomo che la madre ha definito una “vittima della scienza” e ponendosi una domanda ancora e sempre attuale: quali sono le responsabilità dello scienziato? Quali i limiti della scienza? Per riflettere.