Nell’Asmara multietnica e razzista, Lù vive un’adolescenza inquieta alla ricerca di qualcosa, di un segno, di una voce, forse proprio dalla sorella perduta. La Gola del Diavolo è ormai diventata un’attrazione irresistibile, perché lì, secondo le leggende che racconta la vecchia Obai, si possono sentire le voci dei morti. Neanche l’antica saggezza del piccolo storpio Aptè, frutto dolce in un deserto di cuori seccati, potrà fermare questo viaggio. Un romanzo di formazione intimo e disperato, una spaventata ricerca di sé in un mondo pieno di certezze. Amaro.