Chi è Halla? È forse un’orsa, come la balia che l’ha allevata? O è più simile al drago che l’ha cresciuta e le ha insegnato l’amore per l’oro? Di certo non vuole essere umana, come i suoi genitori, e non si sente pronta ad essere Valchiria. I suoi compagni di viaggio la chiamano dea e uno di loro la guarda come una donna, ma la strada per trovare se stessa è molto lunga. Un fantasy che ha il ritmo della fiaba, del romanzo d’avventura, del racconto di formazione, che si interroga sul rapporto con la natura, la religione, la corruzione del potere, l’innocenza infangata dal dubbio. Snello e profondo.