Chiuso nell’ultimo lebbrosario europeo, in Romania, un pugno di lebbrosi si trascina tra disfacimento e morte, circondato dal terrore della popolazione, nell’impotenza dell’isolamento. Ma in quell’edificio, in quei corpi in rovina, si agitano le passioni dell’Uomo: il desiderio di amare, di vivere, di altrove, che legittimano i lebbrosi ad azioni disumane proprio come il popolo romeno in ribellione contro il dittatore Ceauşescu a pochi passi da loro. Un romanzo che ci porta nel cuore dell’uomo, nella sua carne più putrida brillante di vita. Una scrittura che fa breccia senza sconti, talvolta con un velo di ironia. Intenso.
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