Linus ha pochi ricordi del suo rapimento. Quello che sa è che viene tenuto in un bunker con microfoni e telecamere piazzati anche in bagno. Le stanze in tutto sono sei con altrettanti prigionieri spaventati. L’“uomo di sopra”, senza identità e senza motivazione, gioca con loro come marionette, come un esperimento perverso di convivenza, umiliandoli, provocandoli, spingendoli al limite. Un romanzo in forma di diario che racconta con inquietante vividezza le angosce della tortura gratuita. Drammatico.