È l’estate del 1987 a El Paso. Aristotle Mendoza, quindicenne solitario e introverso, prova dentro di sé un’inquietudine che non sa spiegare. All’improvviso nella sua vita irrompe Dante Quintana, solare e ciarliero, e tra loro nasce un’immediata, fortissima amicizia. Entrambi discendenti di immigrati messicani, sembra non abbiano nient’altro in comune, eppure pare anche che la loro vita non aspettasse che questo incontro. Un romanzo di formazione sulla scoperta del proprio io, del proprio posto, della propria ragione, a dispetto del mondo. Dialoghi interessanti.