John Riley salì sul muro più alto del convento di Churubusco. Levò il viso al cielo e rimase lì ad assaporare l’aria tersa dell’altopiano: nubi candide correvano negli squarci di azzurro dopo i temporali della notte e lui sentì una fitta di nostalgia al petto per qualcosa che non aveva mai avuto. Come si può provare nostalgia per una vita che non si è vissuta?
Qui avrei potuto viverla, pensò John Riley.