Il Gebel es Zubleh è una catena di montagne che misura cinquanta miglia e più di lunghezza, ed è così stretta che il suo tracciato sulla carta geografica somiglia a un centopiedi strisciante da mezzogiorno a settentrione. Stando sulle sue balze rosse e bianche e guardando dalla parte del sole sorgente, si scorgerebbe soltanto il deserto d’Arabia, dove i venti di levante, tanto odiosi ai vignaioli di Gerico, folleggiano sin dall’alba del mondo.
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