Mangiare? Sciocchezze. Lavarsi? Perdita di tempo. Solo leggere, leggere, leggere era importante.
Avevo letto in piedi, avevo letto seduto, avevo letto disteso. Avevo prelevato un libro dopo l’altro dallo scaffale, lo avevo divorato e poi me l’ero gettato distrattamente alle spalle per allungare le mani sul successivo.
Leggendo avevo vissuto più intensamente che mai. Avevo pianto e riso, amato e odiato. Avevo sofferto tensioni insopportabili, orrore da far rizzare i capelli, pene d’amore, dolore dell’addio e paura della morte. Ma c’erano stati anche momenti di felicità assoluta e di gioia trionfale, di esaltazione romantica e di entusiasmo isterico.