Aforisma

Luigi Malerba

L’avvento della cosiddetta industria culturale ha messo sul trono un nuovo committente signore e padrone: l’editore. Malato di protagonismo come i prìncipi del Rinascimento, illuminato od ottuso, scialacquatore o avaro, colto o analfabeta, l’editore in prima persona, dopo avere promosso il passaggio dall’artigianato all’industria per adeguarsi ai tempi, in qualche modo ne è rimasto vittima. La complessa macchina industriale lo ha indotto a lasciare il bastone del comando a managers computerizzati, una nuova specie di protagonisti astuti efficienti e intelligenti, ma affetti da nomadismo endemico che li induce a lavorare senza prospettiva, contro i tempi lunghi della cultura e a favore di un perverso usa-e-getta che alla fine si ritorce, oltre che sulla cultura, sulla stessa industria editoriale.


Potrebbero interessarti:

Virginia Woolf

Sarebbe mille volte un peccato se le donne scrivessero come gli uomini, o vivessero come gli uomini; poiché se due sessi non bastano, considerando la vastità e la varietà del mondo, come ci potremmo arrangiare con uno solo?

Fabio Stassi

La più fortunata malattia cronica che ci si possa augurare di contrarre sin da bambini è la lettura. Come ogni affezione, si trasmette per contagio e il suo principale veicolo di contaminazione sono l’entusiasmo e l’amicizia.

Daniel Pennac

Noi siamo abitati da libri e amici.

Tomi Ungerer

Non abbiate paura a porre più domande possibili e, ovviamente, consultate dizionari e libri specifici. È una questione di illuminazione. Quando avete la testa piena di lanterne, potete cominciare a fare luce.

Gianni Rodari

Libri in Filastrocca I miei libri sanno a memoria qualsiasi storia: sanno quella degli indiani, dei pellirossa e degli africani, dei pirati, dei corsari, dei beduini che vanno nel deserto a cavallo dei cammelli e dei dromedari. Loro sanno tutti i ...

Gustave Flaubert

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.