Solo quando comincia a tenere un diario Valeria si rende conto di non essere felice: affaccendata senza sosta tra famiglia, lavoro e incombenze domestiche, con un marito sempre più distante e due figli quasi adulti ma bisognosi di guida, vive la scrittura come uno spazio privato ma anche come un furto di tempo ai suoi obblighi. Una donna degli anni ‘50, fragile e timorosa dell’opinione altrui, spezzata tra la tradizionale subordinazione e una nuova concezione di indipendenza femminile. Per riflettere e discutere.