Parigi, 1931. Alla stazione dei treni, celato nelle intercapedini dei muri, vive Hugo Cabret. Orfano, solo, trascorre la vita tenendo in funzione gli orologi, nascondendosi dall’ispettore ferroviario e cercando di aggiustare un automa meccanico, unico ricordo del padre. Tutto cambia quando scopre il cinema, una chiave a forma di cuore e un vecchio giocattolaio pieno di segreti. Un romanzo scritto con le parole e con i disegni, che creano un’atmosfera da cinema muto meravigliosa e appassionante. Non ci si stanca mai da questo film di carta. Sorprendente.