Un diario scritto tra il 1929 e il 1930, dove l’unico evento che accade è la semplice, quotidiana vita. La protagonista vive nella provincia inglese piatta e contegnosa, in cui deve incanalare il proprio spirito, talvolta pigro talvolta esuberante, dentro meccanismi sociali precostituiti e adattati all’assonnata campagna: la cura della casa e della prole, l'Associazione femminile, il Club del libro, le visite ai vicini, le feste in giardino, le piccole malignità tra donne. Leggero, arguto, sempre sul filo tra ironia e frustrazione. Divertente.