Divenuto schiavo nella Roma di Augusto, colto e sfortunato, Fedro sceglie una forma semplice ma astuta per denunciare la corruzione del potere: l’apologo, favola allegorica con protagonisti animali che racconta l’ingiustizia e la meschinità umane. Ridefinendo la strada solo vagamente tracciata da Esopo, il poeta latino riesce a mettere in versi i costumi del suo tempo con straordinaria vividezza, grande abilità e una buona dose di cinismo. Una classico su cui riflettere, attuale oggi come allora. |