Il vecchio Galvan racconta, ad uno sconosciuto, di una notte di plenilunio di vent’anni prima quando, ancora giovane dottore, di turno in pronto soccorso, si era trovato alle prese con un paziente che, pur non lamentando dolori particolari, sarebbe divenuto presto un caso da incubo. Ritmo frenetico incalzato da terminologia medica e da un’ironia potente che non lascia scampo. Spassoso e intelligente. |